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21 ottobre 2015

Siamo carnivori?

Sicuramente qualche anno fa a questa domanda avrei risposto assolutamente si, ma oggi, con quello che so, la mia risposta non potrà mai essere la medesima.
Circa vent'anni fa ho assistito ad una puntata di Forum dove un marito aveva citato in giudizio l'ex moglie vegetariana che, al figlio,che era affidato a lei, non gli faceva mangiare carne; mi ricordo di aver avuto un giudizio molto negativo nei confronti di  questa madre che, a mio vedere (e non solo mio), metteva a rischio la salute del bambino. La consideravo proprio una sprovveduta. Per quanto ne sapevo io la carne è "sostanza", per cui mancando la carne mancavano le "sostanze" e quindi il sostentamento. Ma quali sono queste sostanze presenti nella carne indispensabili per il nostro benessere? Le proteine? Come se la carne, o i cibi di origine animale in genere, fossero l'unica fonte da cui attingere proteine. Oggi so benissimo che le proteine si trovano in tanti cibi di origine vegetale, soprattutto nei legumi, ma anche nei cereali integrali ci sono da 10 a 14 g di proteine per 100 g. Ma ho imparato anche che la RDA (razione giornaliera consigliata) di proteine secondo l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) è di 0,75 g per ogni kg di peso corporeo, quindi una persona che pesa 70 kg non dovrebbe superare i 52 g di proteine al giorno, e per i parametri macrobiotici invece non si dovrebbero superare i 30 g per non incorrere nell'acidosi. Qualcuno potrebbe obiettare che le proteine non sono tutte uguali e che le proteine derivanti da cibi vegetali presentano qualche carenza rispetto a quelle animali, questo in parte è vero, ma è valido solo se si mangia sempre gli stessi vegetali senza variarli e senza combinarli tra loro, come se uno potesse mangiare solo lattughe. Ciò che voglio dire è che nel mondo vegetale sono presenti tutte le sostanze nutritive di cui abbiamo bisogno, basta solo imparare a conoscere in quali alimenti dobbiamo andarle a cercare; i sostenitori delle diete onnivore criticano quelle vegetariane dicendo che i vegetariani devono prendere integratori di vitamina B12 poiché i cibi vegetali non ne contengono, quello che ignorano è che alcuni vegetali è presente, ad esempio i funghi, in particolare i funghi shitake sono molto ricchi di vitamina B12; inoltre,  chi è diventato vegetariano in età adulta ha delle riserve di vitamina B12, che gli permettono di vivere bene per il resto della vita anche senza assumerne più.
Parliamo adesso degli aspetti negativi della carne. Gli allevamenti intensivi hanno massimizzato la produzione sia di carne che di latte senza tener conto di eventuali conseguenze per la salute, introducendo sostanze nocive. Già in natura carne, latte e uova contengono sostanze nocive come la diossina, la putrescina, la cadaverina, la neurina, ecc.. L'allevamento intensivo ha introdotto altre sostanze come ad esempio steroidi, anabolizzanti, ormoni, utilizzati per stimolare la crescita; antibiotici utilizzati per curare animali malati o anche preventivamente; inoltre per la conservazione della carne (soprattutto negli insaccati) vengono utilizzati nitriti e nitrati, che sono altre sostanze di cui è stata comprovata la nocività.
Questi appena illustrati sono solo gli aspetti legati alla nostra salute; analizziamo adesso altri due aspetti fondamentali (almeno per me): l'aspetto etico e l'aspetto ambientale.
Prima del boom economico il consumo di carne era decisamente inferiore rispetto ad oggi, gli animali spesso venivano allevati in casa, da chi aveva un giardino o una stalla, e venivano uccisi per le feste o in occasioni particolari; tali animali erano allevati in maniera assolutamente naturale, non conoscevano mangimi, antibiotici, e tutti gli altri veleni  cui sono sottoposti gli animali allevati oggi. Inoltre vivevano in stalle relativamente comode e durante il giorno venivano portate fuori a pascolare. Oggi invece sappiamo che queste povere bestie nascono e vivono in condizioni di immobilità e di stress, vengono ingrassate e non escono mai, e anche se le facessero uscire, non riuscirebbero a deambulare.
Ora io mi chiedo come possa una società (presunta) civile permettere tutto questo; come possiamo trattare così questi poveri esseri solo per produrre più prosciutti di quanto possiamo mangiarne, il 40% del cibo che produciamo finisce nella spazzatura, e a ciò non fanno eccezione i cibi di origine animale. Vale veramente la pena di intensificare così tanto gli allevamenti per buttare poi il 40% del prodotto nella spazzatura? Vale veramente la pena produrre così tanti hamburger, hot-dog, bistecche ecc. solo per allargare il nostro punto vita?
Riguardo l'aspetto ambientale, mi preme dire questo: qualche tempo fa ho letto un articolo dove era stato stimato che per ogni kg di carne bovina si consumano oltre 15.000 litri d'acqua e 15 kg di cereali; io non so quanto queste stime siano vicine alla realtà, ma sono certo che il consumo reale di queste risorse sia comunque molto elevato. Inoltre è stato stimato che per ogni kg di carne vengono distrutte 35 mq di foresta; anche questa stima ci può sembrare assurda ma se andiamo ad approfondire la questione scopriamo che oggi il 30% delle terre del pianeta (compresi deserti e altri posti incoltivabili) sono destinati al pascolo. Ciò significa che per sfamare gli animali che poi mangiamo (fatta eccezione per quel 40% che buttiamo nell'immondizia) stiamo affamando il pianeta; il 50% dei cereali prodotti nel mondo sono utilizzati per produrre mangimi animali; con le stesse risorse, se utilizzate in maniera appropriata, non esisterebbe più la fame nel mondo. Inoltre il 18% delle emissioni dei gas serra deriva dagli animali allevati.
Alla luce di tutto, io ho fatto la mia scelta e voi?

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